A volte, come per Cindy Crawford o Marilyn Monroe, un neo può essere un’arma di seduzione che aumenta il fascino del viso. Altre volte, può essere fonte di numerose preoccupazioni. Check-up completo per sapere tutto sui nei.
Un neo, ma cos’è in realtà?
Il neo, o nevo, è un ammasso anormale di cellule melanocitarie – le cellule che producono la melanina, responsabile della colorazione della pelle e dell’abbronzatura – sulla superficie della pelle. È una macchiolina scura, piatta o leggermente in rilievo con un colore scuro o rosato, di un diametro che può raggiungere i 6 mm e che appare durante l’infanzia e può svilupparsi fino ai 30 anni circa. Le zone più esposte al sole sono spesso anche quelle in cui i nei sono più numerosi, come, per esempio, la schiena per gli uomini e gli avambracci per le donne. In un adulto, si possono contare una ventina di nei, ma il loro numero varia in base a fattori ereditari o all’esposizione al sole.
I nei, benigni o maligni?
La maggior parte dei nei non è pericolosa e resta benigna. Tuttavia, la trasformazione di un neo esistente in melanoma rappresenta il 20% dei casi. Anche se è difficile sapere se un neo è a rischio effettuando un semplice auto-esame, esistono dei segniìali che devono essere presi in considerazione. È una regola chiamata ABCDE:
- A come asimmetria (se tracciamo una linea immaginaria che taglia il neo in due, le due parti non hanno la stessa forma).
- B come bordi irregolari (i bordi non sono precisi, come su una « cartina geografica »)
- C come colore diverso (il neo ha colori diversi: marrone chiaro, marrone scuro, rosato…)
- D come dimensioni (se è superiore a 6mm)
- E come evoluzione: è questo il criterio più importante. Tutti i nei che si modificano (cambiano colore, prudono, acquistano rilievo, si estendono, sanguinano, ecc.), necessitano una visita medica per verificare che non si tratti di un melanoma.
I profili a rischio
Alcuni profili sono sensibili all’apparizione dei melanomi: sebbene il 60% dei melanomi riguardi le donne e il 50% venga diagnosticati dopo i 50 anni, il sesso e l’età non sono fattori importantissimi. Le persone più suscettibili allo sviluppo dei tumori della pelle sono quelle che hanno un fototipo chiaro (capelli, occhi, pelle chiara) e che si arrossano facilmente al sole. Anche le persone che presentano degli antecedenti familiari al primo grado di parentela sono a rischio: avere un padre, una madre, un fratello, una sorella o un figlio a cui è stato diagnosticato un melanoma aumenta il rischio del 10%. Infine, i colpi di sole e le scottature durante l’infanzia costituiscono un ulteriore fattore di rischio.