Primi raggi di sole? Attenzione ai colpi di sole!

Primi raggi di sole? Attenzione ai colpi di sole!

Le vacanze sono dietro l’angolo e i primi rischi di un colpo di sole anche… I primi raggi di sole sono i più pericolosi, quindi dobbiamo proteggere la pelle e prepararla all’esposizione solare. Ecco perché.

Sole di primavera = pericolo

Con le prime belle giornate, tutti usciamo all’aperto per approfittare dei raggi di sole. Però, dopo i duri mesi invernali, dopo aver passato 8 mesi sotto diversi strati di abbigliamento, il corpo non è più abituato a esporsi e ancora meno a sovraesporsi ai raggi solari. I melanociti – le cellule che producono la melanina responsabile dell’abbronzatura – non essendo stati stimolati durante il periodo invernale, hanno perso la loro funzione foto protettrice. Quindi è proprio la primavera il momento in cui siamo più soggetti ai colpi di sole: fa meno caldo, siamo tentati di rimanere più a lungo sotto al sole e in questo modo esponiamo maggiormente la pelle al pericolo. I colpi di sole non sono meno dannosi in questa stagione che in estate, anzi il rischio è di esserne più colpiti. Prepariamo quindi la pelle all’esposizione solare ed evitiamo un’odiosa insolazione!

Proteggersi dai colpi di sole

Per evitare un’insolazione, in primavera dobbiamo adottare le medesime precauzioni che in estate: una protezione 30 non è abbastanza, dobbiamo scegliere una protezione 50. Ciò non significa che non ci abbronzeremo, ma che ci abbronzeremo più lentamente, e soprattutto senza colpi di sole. Inoltre, questa abbronzatura durerà più a lungo perché la crema solare stimola la pelle nella produzione dei melanociti, che la pigmentano. Ripetiamo l’operazione ogni due ore! Possiamo anche proteggerci dai colpi di sole con una semplice t-shirt e un cappello per evitare la comparsa prematura dei segni dell’invecchiamento – rughe, rughette, macchie scure – che possono essere provocati da una sovraesposizione. A inizio stagione, possiamo iniziare a esporci al sole in maniera progressiva: 15 minuti il primo giorno, 30 minuti il secondo e in seguito aumentando gradualmente.

Insolazione: sintomi e rimedi

Un banale colpo di sole si traduce nella comparsa di placche rosso vivo che possono durare da 3 a 5 giorni e, a differenza delle ustioni vere e proprie, intacca solo gli strati superficiali dell’epidermide. In caso di insolazione, immergiamoci in una vasca da bagno con acqua tiepida, o fresca, e utilizziamo una crema molto grassa che curerà la scottatura. Se abbiamo a che fare con un colpo di sole scordiamoci il latte doposole! La scottatura di secondo grado, invece, provoca un dolore intenso e duraturo, a volte accompagnato da vesciche, mal di testa, brividi e febbre. Dobbiamo passare la pelle sotto un leggero getto continuo di acqua fredda, per raffreddare la scottatura. In questo caso non esitiamo a prendere del paracetamolo per lenire il dolore e ridurre la febbre dovuta all’insolazione. La riparazione cutanea sarà lunga e andrà evitata l’esposizione al sole finché il rossore non sarà scomparso del tutto.

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