Coco Chanel ha lanciato la moda, Brigitte Bardot l’ha erotizzata, Stéphanie di Monaco l’ha idolatrata, oggi ci crea qualche preoccupazione. Storia della ricerca dell’abbronzatura, tra odio e amore.
Gli inizi della ricerca di un colorito caramello
Tutto inizia negli anni ’20 con Mademoiselle Chanel che decide di lasciarsi leggermente scurire la pelle sotto il sole di Deauville. Lo scandalo esplode. Avere una pelle bianchissima è considerato come il non plus ultra dell’eleganza. Ma Coco non ascolta nessuno, continua ad abbronzarsi, quasi fino a bruciare. Bisogna aspettare il 1935 per assistere all’apparizione della prima crema solare, lanciata da Eugène Schueller (fondatore del futuro gruppo L’Oréal). Con l’arrivo del diritto alle ferie pagate, le cose si accelerano. Negli anni ’50, il film cult « Piace a troppi » porta in scena una Brigitte Bardot abbronzata e vestita con un bikini vichy. Le francesi si gettano sul bikini e… sull’abbronzatura! Il grasso di mucca, l’olio d’oliva e il pannelli riflettenti in alluminio… Ogni tipo di acceleratore è utilizzato.
Un corpo abbronzato che si mostra
1980: i pubblicitari puntano sulle donne abbronzate Le cabine a raggi UV sono prese d’assalto. Avere un colorito caramello tutto l’anno è il nuovo simbolo sociale del successo. In meno di dieci anni, il bikini diventa monokini, il topless si impone, poi il tanga, che viene arrotolato per eliminare qualsiasi segno della mutandina. La donna diventa più magra, si epila, si mostra.
Il sole, attenzione pericolo
Nel 2000, le prime cifre vengono comunicate: il numero di melanomi è triplicato tra il 1980 e il 2005, raggiungendo quasi 12.000 nuovi casi in Francia nel 2012. Tra eccesso di sole artificiale ed esposizione senza protezione, la curva dei tumori della pelle esplode da dieci anni. Il sole diventa un assassino in potenza. Le parole « schermo totale », « SPF », e « waterproof » fanno ormai parte del linguaggio di tutti. Le creme solari sono diventate dei concentrati di tecnologia. Due correnti si formano: coloro che spalmano attentamente un’armatura anti raggi UV e coloro che cercano di domare il sole, con capsule preparatorie e integratori alimentari. Ma il sole ha ancora delle corde al suo arco!