In occasione del 19 settembre e della Giornata Nazionale della Salute della Pelle, facciamo il punto sull’importanza di esaminare i propri nei… e su come farlo da soli.
Perché bisogna tenere i nei sotto controllo?
Prendersi cura della propria pelle è molto importante, ma controllare attentamente i propri nei è fondamentale. Può sembrare un gesto insignificante, ma potrebbe servire a individuare un cancro alla pelle. Non bisogna quindi sottovalutarne l’importanza, specialmente se si considera che il 90% dei tumori della pelle scoperti in tempo sono curabili.
Viso, cuoio capelluto, mani, braccia, petto, schiena, gambe, piedi, teniamo d’occhio i nostri nei e anche quelli degli altri.
Con quale frequenza bisogna effettuare un autoesame dei nei? Una volta all’anno è una buona media. Soprattutto se hai una pelle del fototipo I o II, hai già molti nei, ti abbronzi poco e sei soggetta a scottature.
Come tenere i nei sotto controllo ed esaminarli correttamente?
Per autovalutare i tuoi nei, segui il metodo dei dermatologi, il cosiddetto metodo « ABCDE ».
Che cosa significa:
– A come Asimmetria = un neo né rotondo né ovale dalla forma poco definita.
– B come Bordo = un neo dai bordi irregolari.
– C come Colore = un neo dal colore non omogeneo o di vari colori.
– D come Diametro = un neo dal diametro superiore a 6 mm.
– E come Evoluzione = un neo che ha cambiato dimensione, spessore o colore in un lasso di tempo relativamente breve
Se l’autoesame dei nei rileva uno di questi elementi, non tergiversare e prendi appuntamento dal dermatologo. Perché niente può sostituire la diagnosi di un professionista.
Inoltre, non dimenticare che al sole l’indice 50 non è solo per le pelli molto chiare!