Vengono chiamati « i nuovi antiossidanti », eppure non sono certo nati ieri… I flavonoidi sono pigmenti vegetali che nascondono mille virtù. Zoom su questi supereroi del quotidiano!
I flavonoidi, ma cosa sono?
Non sono certo rari in natura! Esistono più di 4000 flavonoidi, piccoli pigmenti vegetali dalle rinomate proprietà antiossidanti. Chiamati all’inizio vitamina P, inglobano una grande gamma di composti naturali che appartengono alla famiglia dei polifenoli. Sono proprio loro a conferire il colore alla frutta, alla verdura e alle piante medicinali. Esistono due tipi di flavonoidi: gli insolubili, chiamati anche tannini, che catturano il ferro e proteggono contro alcuni tipi di tumore, e i flavonoidi solubili, che sono completamente assorbiti dall’organismo e hanno un’azione antiossidante.
A cosa servono?
Si tratta di potenti antiossidanti. Proteggono cioè le cellule dai danni provocati dai radicali liberi, queste molecole di ossigeno instabili che, quando presenti in eccesso, mangiucchiano e danneggiano le cellule dell’epidermide. Conseguenza diretta: un funzionamento cellulare difettoso e, dopo qualche tempo, un invecchiamento prematuro della pelle. I flavonoidi, quindi, limitano i danni ossidativi. Ma non solo! Rinforzano anche i vasi sanguigni e migliorano la circolazione, proteggono dalle malattie cardiovascolari, sono anti-infiammatori e antispasmodici.
Dove si trovano?
I flavonoidi sono presenti nella frutta e nella verdura e in quasi tutte le piante medicinali. Tra i più conosciuti: la quercetina, che si trova per esempio nella cipolla, nel grano saraceno e nelle mele, la rutina e l’esperidina presenti nell’arancia, nel pompelmo e negli altri agrumi, i polifenoli che si trovano nella scorza di pino, nei semi d’uva, nel tè verde e nel vino rosso, gli antociani nel mirtillo o nel fiordaliso, la genisteina nella soia. I flavonoidi esistono anche sotto forma di integratori alimentari, ma un’alimentazione ricca di frutta e verdura costituisce già una buona fonte di questi preziosi elementi!