Noti anche come « pieghe di amarezza », i solchi nasolabiali sono uno dei segni di invecchiamento più temuti. Perché? Come? Ecco tutto quello che devi sapere su queste rughe inesorabili di cui faremmo volentieri a meno.
Come si formano le rughe del solco nasolabiale?
Partono dalle ali del naso, raggiungono gli angoli della bocca… e rovinano il sorriso e il viso, dandogli un aspetto fisso, stanco, severo, segnato, quasi triste. È per questo che gli specialisti le chiamano « rughe di amarezza ». O anche « piega amara ».
Infatti, la formazione delle rughe nasolabiali segue il movimento discendente delle guance nel corso del tempo.
Come cancellare le rughe nasolabiali (dette anche « rughe della quarantina »)?
Di che si tratta, precisamente? Con l’età, le proporzioni cambiano, lentamente ma inesorabilmente: lo strato cutaneo si rilassa e il grasso sottocutaneo si sposta per finire sull’ovale del viso.
Risultato? A causa di questo movimento discendente legato alla forza di gravità, al rilassamento dei tessuti e alla diminuzione delle fibre di elastina e di collagene (il segreto della pelle soda), il viso perde volume e i lineamenti si svuotano.
Quindi va a finire tutto nel vuoto dell’incavo della guancia? Beh, no. Perché questa caduta incontra la resistenza dei muscoli intorno alle labbra. Ed è così che si formano questi fastidiosi e antiestetici solchi nasolabiali.
Le prime rughe del solco nasolabiale appaiono verso la quarantina.
Piccolo consiglio per i solchi nasolabiali meno evidenti (senza chirurgia estetica)
Il rimedio adatto per cancellare le rughe prima di passare alle iniezioni di filler nei casi più evidenti? Puntare su trattamenti anti-età specifici, ricchi di acido ialuronico e principi attivi rassodanti che restituiscono tono alla pelle. Un modo per riempire questa sgradevole ruga dall’interno e ridare volume ai tessuti rilassati.