La giusta ricetta anti-age sotto il sole

La giusta ricetta anti-age sotto il sole

Visto che non ci prendiamo cura della pelle nello stesso modo a 20 anni e a 50, ecco un piccolo compendio solare per adattare – in funzione della propria età- il nostro comportamento sotto al sole.

A 20 anni, evitiamo i colpi di sole

L’azione anti-age inizia presto. Certo, passare ore e ore sotto al sole sulla propria sdraio è un’incredibile tentazione. Lo è molto di meno, però, se ci ritroviamo con scottate con la carne viva. Esponendoci male (ovvero, senza una protezione adatta e durante le ore proibite, fra le 11 e le 16), rischiamo non solo di trovarci in men che non si dica con un colpo di sole (per colpa dei raggi UVB), ma anche di alterare la pelle nel lungo periodo (foto-invecchiamento, allergie, macchie, ecc.) in particolare per colpa dei raggi UVA. Questo è il motivo per cui dobbiamo applicare ogni due ore una protezione adatta al nostro fototipo, coprirci e non stare sotto al sole durante le ore più calde.

A 30 anni, preveniamo l’invecchiamento cutaneo

Leggera perdita di tonicità della pelle, comparsa dei primi segni e delle prime rughe… Il foto-invecchiamento si è messo in moto. Non dobbiamo certo peggiorarlo durante l’estate! Per contrastarlo, miriamo a una protezione anti-age adatta, dotata idealmente di filtri anti-UVA a lunga durata, contro i raggi solari particolarmente nocivi. Infatti questi raggi, penetrando in profondità, alterano considerevolmente la qualità della pelle e sono responsabili di numerosi danni, compresi i cancri cutanei. Per fare in modo di riapplicare la protezione il più regolarmente possibile (ogni due ore minimo), puntiamo su una texture a piacere, che risponde alle nostre voglie: fluida, spray, nebulizzata, olio, latte… Ce n’è per tutti i gusti!

A 40 anni, evitiamo che le rughe diventino più profonde

Innanzitutto, per contrastare l’invecchiamento cutaneo, non dimentichiamoci degli occhiali da sole! Infatti, più aggrottiamo il viso, più lo segniamo… inoltre, limitiamo al massimo l’esposizione (il sole è il nemico numero 1 delle rughe) e optiamo per un prodotto solare pieno di principi attivi anti-age. Chiaramente, applichiamo sistematicamente ogni sera un doposole per riparare la pelle danneggiata dall’esposizione e per permettere allo steso tempo di prolungare l’abbronzatura.

A 50 anni, fermiamo le macchie

L’invecchiamento cutaneo si mostra anche tramite la comparsa di macchie scure, localizzate solitamente su viso, mani e sul decolté. Le macchie scure sono generalmente il risultato palese di un’esposizione eccessiva. Per trattare questa disfunzione pigmentaria legata a una sregolata produzione e ripartizione della melanina nell’epidermide, puntiamo su un trattamento anti-macchia con un livello di protezione elevato che permetta di contrastare i raggi UV inibendo il processo di melanogenesi (sintesi della melanina nei melanociti). In questo modo, attenuiamo le macchie già presenti e freniamo la comparsa delle nuove.

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