Il freddo non è sempre un nemico! Utilizzato con saggezza, può infatti rivelarsi ottimo per il corpo e anche per la pelle. La crioterapia facciale per la cura del viso ne è l’esempio perfetto!
La crioterapia: definizione
Dietro questo nome un po’ barbaro si nasconde un trattamento dermatologico ed estetico che si è affermato da molto tempo e la cui nascita risale agli anni 70. Il freddo, in origine noto come metodo per alleviare i malanni più semplici come la febbre, le contusioni, le ecchimosi e altri traumi muscolari, è da allora utilizzato per integrare la cura del viso e trattare efficacemente problemi dermatologici quali verruche, acne, macchie della nascita, cicatrici, tumori e melanomi.
L’azione del freddo sulla pelle
Contrariamente a quanto si possa pensare, il freddo non fa male alla pelle. Rende le guance rosate, restringe i pori e distende leggermente la pelle. La spiegazione? Il freddo attiva la microcircolazione cutanea e quindi migliora in maniera naturale la solidità e la tonicità della pelle, ciò che contribuisce a illuminare il colorito! Ma non è tutto: il freddo decongestiona le borse, drena il contorno occhi e lo leviga, ridona tono alle pelli affaticate e stressate, sollievo alle pelli sensibili, migliora la penetrazione dei principi attivi e attenua il dolore. Molti trucchi della nonna utilizzano il freddo: i cucchiai conservati in frigorifero come decongestionante per gli occhi, le compresse fredde per lenire, le creme lasciate al freddo per le gambe pesanti…
La crioterapia facciale, arma anti age
Uno dei principali obiettivi della crioterapia estetica applicata alla cura del viso è quello di combattere l’invecchiamento della pelle: stimolare la circolazione sanguigna, tonificare l’epidermide, rendere la pelle liscia, cancellare le rughette, attenuare le rughe… Grazie all’immersione per circa 3 minuti in una camera con azoto liquido a -140 gradi, i tessuti della pelle si rigenerano, ma questa azione consente anche l’eliminazione delle tossine e stimola la vasodilatazione. Praticata negli istituti di bellezza, ma anche nelle cabine dermatologiche, la crioterapia estetica è diventata una nuova arma per combattere i segni dell’età.
Come si utilizza la crioterapia per la cura del viso?
Il metodo più efficace è derivato da quello utilizzato dagli sportivi di alto livello per recuperare più rapidamente: il bagno di azoto liquido a temperature estreme, da -50 a -170°! In clinica, la pelle viene stimolata con una sonda che diffonde aria fredda che dinamizza la circolazione sanguigna: è l’abbassamento brutale della temperatura a provocare uno choc termico, all’origine della stimolazione epidermica.
La crioterapia facciale: i risultati
Dopo una seduta, i risultati non si fanno attendere: l’epidermide è rassodata, la grana levigata e la pelle liscia come dopo un lifting. Si applica poi una crema rassodante su viso e collo per completare l’azione della crioterapia.
La crioterapia estetica casalinga
Esistono oggi dei cosmetici tonificanti e rassodanti in versione “ghiaccio” per un’applicazione a casa propria: gelatina di ghiaccio, ghiaccioli profumati, stick freddi, punte metalliche e altre maschere fresche per la cura del viso, da conservare in frigorifero e da utilizzare all’occorrenza.